Questa ricetta assieme a quella dell’arancello è stata estorta a una signora Lampedusana alla quale abbiamo raccontato che eravamo in partenza per il giro del mondo e avevamo assolutamente bisogno della ricetta del tonno sott’olio per riuscire a sopravvivere durante le lunghe navigate in oceano.
Quindi, se siete fortunati o bravi da riuscire a pescare un bel tonno, eccovi la ricetta per metterlo sott’olio. I meno fortunati possono sempre ricorrere alla pescheria, ne vale comunque la pena.
Riempire una pentola d’acqua. Immergervi una patata (ben lavata o pelata) e aggiungere sale sino a quando la patata non galleggia. Il sale che metterete sarà molto circa 250gr per ogni litro di acqua, questo garantirà una migliore conservazione.
Togliere la patata e immergere nell’acqua i tranci del tonno a cui avrete precedentemente tolto lische, pelle e quella parte più nera che altrimenti da un gusto più amaro. I tranci devono essere completamente coperti dall’acqua. Aggiungere l’alloro.
Far bollire per almeno 2 ore. Potete utilizzare la pentola a pressione così da dimezzare i tempi di cottura.
Al termine della cottura scolare molto bene i tranci, eventualmente utilizzate un canovaccio. Ponete i tranci ancora caldi nei barattoli assieme a timo, grani di pepe o altri odiri di vostro gradimento. Ricopriteli con olio d’oliva. Assicuratevi che il tonno sia tutto immerso nell’olio e non vi siano bolle d’aria, eventualmente aiutatevi con una forchetta.
Chiudete i barattoli e capovolgeteli. Anche se non necessario visto l’alto contenuto di sale vi consiglio comunque di sterilizzare i barattoli come si fa normalmente con le conserve.
Prima di consumarli attendere qualche settimana, altrimenti sarà troppo salato.